
Il Norden Noir ritrovato

Oggi è iniziato a Bologna il Festival del Cinema Ritrovato, il più grande evento sul cinema classico d’Italia, a cura della benemerita Cineteca cittadina. La sezione per me più interessante è senz’altro “Norden noir”, così presentata dal programma ufficiale: “dagli archivi di Danimarca, Norvegia e Svezia ci giungono i film che hanno dato inizio alla stagione dei noir nordici, precursori cinematografici delle popolari serie Tv scandinave di oggi. Opere raramente proiettate al di fuori della Scandinavia, che mostrano la capacità del genere di sciogliere la superficie apparentemente ghiacciata della vita con risultati straordinari”.
Non potendo essere a Bologna, ho deciso di “proiettare” quelle opere - di cui ignoravo l’esistenza - in casa. Certo, non tutte disponibili nelle stesse copie restaurate di Bologna, ma tempo al tempo e usciranno in Blu Ray. Stasera ho iniziato, come da programma del Festival, con “Mordets melodi”, “La melodia dell’omicidio”, film danese del 1944. Qui la scheda completa.
“Mordets melodi” - scrive la curatrice Sophie Engberg Sonne - trasmette un senso costante di inquietudine, pericolo e precarietà. Ma da dove proviene questa oscurità? Dal noir americano o dal realismo poetico francese? Ciò che è certo è che Bodil Ipsen (unica donna ad avere diretto un noir oltre all’americana Ida Lupino) girò il film prima che sugli schermi danesi arrivassero i noir hollywoodiani. Forse, dunque, questa oscurità nasce dall’interno?".
La trama è da giallo classico con risvolti tipicamente hitchcockiani: una serie di misteriosi omicidi seriali attanaglia una Copenaghen “torbida e perennemente piovosa “. Ad essere uccise sono tutte donne dal nome Sonja, e poco prima di ogni omicidio i testimoni hanno sentito cantare da una voce femminile sconosciuta la celebre melodia francese di “Si petite”. Intanto in città furoreggia lo spettacolo di cabaret di Odette Margot (Gull-Maj Norin), la cui voce appare identica a quella dell’assassina, e che ha reincontrato inaspettatamente il marito (ormai solo sulla carta) Louis Valdini (Angelo Bruun), celebre ipnotizzatore il quale, dopo una rottura burrascosa tra i due, tenta apparentemente di aiutarla nel ruolo di agente teatrale… Non si tratta di un noir, come anticipato dal programma del Festival, anche se non mancano ombre misteriose, una città tentacolare, femmes fatales, giochi di specchi e ambigui personaggi di sottofondo. Non si tratta di un noir, nonostante tutti questi caratteri siano tipici del genere così come lo è il tema principale della trama, un oscuro passato che opprime il protagonista. A mancare sono il senso di un fato inesorabile, la discesa agli inferi e soprattutto la tragicità irrisolvibile della vita. Ma nonostante ciò “Mordets melodi” si rivela un eccellente congegno generatore di suspense, dalle tinte velatamente horror, visivamente sontuoso, e “prepara” il vero e proprio “Norden noir” degli anni a venire.